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PADOVA. Da gennaio il palaindoor inaugurato oggi inizierà a essere utilizzato per gare ed eventi. Padova ha finalmente la sua pista di atletica coperta: ci sono voluti diversi anni, fra carte e lavori (Paolo Valente, presidente Fidal Veneto ha ricordato che l’idea è nata nel 2004) e un bel po’ di soldi e timori di non farcela, per vederla completata, con tanto di pannelli fotovoltaici e prossimamente il solare termico.
Visi tirati, da “notte prima degli esami”, ma soddisfatti, a inaugurare l’unica struttura del genere del Nord Italia, che si trova di fianco allo stadio Euganeo. L’altra, su suolo nazionale, è ad Ancona. «Un’opera – ha ricordato Umberto Zampieri, assessore allo Sport del Comune -
La gestione dell’impianto è affidata alla Corpo Libero, società sportiva di ginnastica che già usa i locali da tre anni. Soddisfazione dal sindaco Ivo Rossi, che ricorda la capillare diffusione dello sport a Padova, grazie anche a un alto numero di impianti efficienti. Assist colto anche da Flavio Zanonato, ora ministro allo Sviluppo Economico, che confida di «non riuscire mai, da sindaco, a finire di contare il numero delle associazioni sportive della città, tante erano ogni anno, e ogni anno di più. Claudio Sinigaglia, che da assessore mi propose il progetto, sosteneva che bastassero 500 mila euro. A me sembravano pochi, ma aveva ragione lui: bisognava partire e togliere gli atleti dalla “ghiacciaia” dell’ex Foro Boario».
«Bellissimo impianto, che renderà Padova più importante di Ancona», la previsione di Dino Ponchio, ora consigliere di Alfio Giomi, presidente Fidal nazionale. «E’ un periodo difficilissimo – premette Gianfranco Bardelle, presidente Coni Veneto – quest’anno sono stati inaugurati solo tre impianti, ma ho un sogno: che qui nasca la “citadella dello sport” di Padova». «Questa struttura permetterà agli atleti di costruire i propri rendimenti ottimali, senza cercare impianti altrove», osserva Sinigaglia. Applausi a chiunque abbia lavorato per la causa (soprattutto il personale dei Servizi sportivi del Comune), e taglio del nastro insieme ad Andrea Facci, presidente Corpo Libero (che ora dovrà riempire l’impianto), Rosanna Martin, Fidal, Fiamme Oro, Chiara Rosa, Mattia Tamiazzo, Ruggero Pertile e Rossano Galtarossa. E che le corse abbiano inizio.
di Cristina Chinello